“Non c’è cuore di onesto Italiano, che non batta più forte al nome di Custoza”

Queste le parole introduttive del programma scritto dal comitato promotore dell’Ossario di Custoza, che prese vita nell’agosto del 1875.

Oltre al presidente del comitato, Giulio Camuzzoni, erano presenti numerosi personaggi di rilievo dell’epoca, come Angelo Messedaglia, il conte Carlo Gazola, Aleardo Aleardi. A seguito della fruttuosa raccolta fondi per l’erezione del Sacrario ( più di 100.000 lire, corrispondenti agli attuali 375.000 euro) prese forma nel 25 giugno 1876 il comitato esecutivo, il quale creò un bando di concorso allo scopo di visionare e selezionare la migliore opera di architettura.

Tra i ben ottantadue progetti inviati, il comitato esecutivo ne selezionò due, che più si avvicinavano all’idea di sacrario, sia in termini economici ( era stato deciso di spendere 80.000 lire per la costruzione dell’opera) sia in relazione ai canoni estetici del periodo.

I due progetti, uno dell’architetto Giacomo Franco, l’atro dell’ architetto Domenico Marri, furono infine sottoposti al giudizio di una commissione che optò per l’opera di Giacomo Franco.

1° Progetto  Classificato

  • Architetto Giacomo Franco

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2° Progetto  Classificato

  • Architetto Domenico Marri

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